Sostituzione sospensioni: perché ricondizionare è meglio

Quando si tratta di mantenere il proprio veicolo in condizioni ottimali, le sospensioni giocano un ruolo cruciale. Spesso, i proprietari di auto si trovano di fronte alla decisione di sostituire o ricondizionare le sospensioni. In questo articolo, esploreremo entrambe le opzioni e scopriremo perché il ricondizionamento può essere una scelta più vantaggiosa.

In cosa consiste la sostituzione delle sospensioni?

La sostituzione delle sospensioni implica la rimozione completa di quelle vecchie per l’installazione di nuove. Questo processo è generalmente consigliato quando le sospensioni esistenti sono gravemente danneggiate o usurate oltre il punto di riparazione. La sostituzione prevede alcune fasi:

  1. la diagnosi del problema, fatta da un meccanico qualificato per determinare l’entità del danno e confermare la necessità di una sostituzione completa;
  2. la rimozione delle vecchie sospensioni, che può richiedere lo smontaggio di altre parti correlate per accedere completamente al sistema di sospensioni;
  3. l’installazione di quelle nuove, con estrema precisione per garantire che tutte le componenti siano correttamente allineate e fissate;
  4. test e regolazioni, per assicurarsi che funzionino correttamente.

La sostituzione delle sospensioni può essere una soluzione rapida e definitiva, ma spesso comporta costi elevati per l’acquisto di nuove componenti e la manodopera.

 

 

E il ricondizionamento, invece?

 

Il ricondizionamento delle sospensioni è un’alternativa che prevede il restauro delle sospensioni esistenti per riportarle a uno stato simile a quello nuovo. Questo processo include vari passaggi.

Anche in questo caso si parte da una diagnosi dettagliata del problema, ma l’obiettivo qui è identificare le parti che possono essere riparate o sostituite senza dover cambiare l’intero sistema. Il secondo passo è lo smontaggio delle sospensioni, che vengono smontate dal veicolo per permettere un’ispezione e una lavorazione dettagliata.

Si continua con la riparazione, che prevede il mantenimento della carcassa esterna, e la sostituzione delle parti interne per garantire che tutte le parti mobili funzionino senza attriti o impedimenti. Infine, si passa al rimontaggio e test sul veicolo, per verificare la loro efficacia e sicurezza.

Tutti i motivi per ricondizionare (se si può)

Il ricondizionamento può essere una soluzione più economica rispetto alla sostituzione completa e permette di mantenere le sospensioni originali del veicolo, che spesso sono di qualità superiore. Volendo guardare la questione dal lato ecologico, proviamo a darvi qualche dato per farvi avere un’idea: in media, un ammortizzatore è costituito da 4,0 kg di acciaio/ferro verniciato, 1,5 kg di acciaio temprato, rettificato e cromato, 0,3 kg di ghisa, 1,2 kg di olio minerale, 35 g di gomma, 25 g di plastica, 10 g di teflon.

Ogni anno vengono fuse oltre 400.000 tonnellate di materiali ferrosi provenienti dai soli ammortizzatori:

  • sprecando tutte le loro caratteristiche meccaniche;
  • liberando in atmosfera oltre 100.000 tonnellate di fumi inquinanti dovuti alla combustione dell’olio e altre sostanze non ferrose;

spesso, per far posto a componentistica di bassissima qualità!

La demolizione oggi è un grave problema per l’ambiente, la sicurezza stradale e l’economia del settore. Per questo, quando possibile, ricondizionare le sospensioni riduce il consumo di energia per produrre due volte lo stesso componente e le emissioni nell’ambiente, oltre a conservare il giusto sovradimensionamento originale, la qualità dell’acciaio originale, la qualità dei trattamenti termici originali e dei trattamenti chimici originali.

Se il tuo veicolo presenta dei problemi alle sospensioni, portalo da noi: ti aspettiamo a San Fior, in via Nazionale 50, per prendercene cura!